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Dimagrire con la cronodieta: tra alimentazione e biologia

Hai mai sentito parlare della cronodieta? Si tratta di un particolare regime alimentare inventato in Italia da un medico specializzato in nutrizione, il dottor Mauro Todisco. Questa dieta ha il suo fondamento nella cronobiologia e tiene in considerazione non solo la quantità calorica giornaliera ma soprattutto gli orari di ingestione dei vari cibi.

A seconda dell’orario infatti il nostro corpo risponde nei confronti dei vari nutrienti immagazzinandoli oppure trasformandoli in energia.

La cronobiologia è la scienza che studia tutti i meccanismi legati all’assetto endocrino, ai cambiamenti della temperatura e dell’umore e così via. Si tratta in ogni caso di processi che hanno un andamento ciclico e quelli più rilevanti dal punto di vista alimentare sono quelli circadiani, così definiti perchè hanno una cadenza di 24 ore.

Cronodieta per dimagrire: i ritmi circadiani

Il primo ritmo circadiano rilevante per quanto riguarda gli ormoni che influenzano maggiormente la dieta è relativo all’insulina, un ormone i cui sbalzi determinano la costruzione o l’aumento delle cellule grasse. L’insulina inoltre riveste la funzione di bloccare l’enzima che digerisce il trigliceridi, che a loro volta rappresentano la maggior parte del grasso che abbiamo stoccato all’interno dell’organismo.

Il secondo ritmo circadiano importante per l’alimentazione è quello degli ormoni cortisonici, prodotti nelle ghiandole surrenali e antagonisti chimici dell’insulina. Essi favoriscono l’ingresso del glucosio nelle cellule e agevolano la scomposizione dei grassi a scopo energetico. Il picco di questi ormoni si concentra tra le sette e le otto della mattina ma rimane comunque piuttosto elevato fino alle prime ore del pomeriggio.

Gli ormoni tiroidei consentono di trasformare il cibo in energia e vengono maggiormente prodotti tra le 13 e le 16 di ogni giorno.

L’ormone GH della crescita infine viene prodotto nell’ipofisi e sostiene l’aumento della massa muscolare a scapito dei tessuti adiposi. Riconosciamo tre picchi di questo ormone durante il giorno, i due principali che si verificano nella prima e nella quarta ora di riposo notturno, mentre l’ultimo, di minore entità, si concentra nelle prime ore della mattina.

Come funziona la cronodieta per dimagrire rispettando i ritmi biologici

La cronodieta per dimagrire quindi vuole configurarsi come uno stile alimentare rispettoso dei naturali ritmi biologici, osservando i quali è più facile perdere peso in maniera efficiente, poichè ci si concentra sulla degradazione del grasso e duratura. La cronodieta prevede numerose regole: andiamo ad approfondire le principali.

  1. I carboidrati vanno consumati preferibilmente nella prima parte della giornata in maniera da approfittare degli ormoni cortisonici che controllano l’azione ingrassante dell’insulina (che gli zuccheri stimolano).
  2. Il pasto più abbondante va consumato tra le 13 e le 16 per sfruttare l’azione degli ormoni tiroidei che convertono il cibo in energia.
  3. Non bisogna unire i carboidrati con le proteine.
  4. La cena dovrebbe essere prevalentemente proteica e non prevedere carboidrati in maniera da non influire sulla produzione ormonale notturna dell’ormone della crescita GH.
  5. Gli orari dei pasti vanno calibrati in base alle caratteristiche individuali, considerando che ci sono soggetti con un metabolismo più mattiniero ed altri invece più notturni: questi ultimi posticiperanno i pasti in orari più lontani rispetto a quando si alzano.
  6. Nella scelta degli alimenti meglio prediligere quelli interi, organici, integrali, evitando per quanto possibile quelli troppo elaborati.
  7. Chi consuma derivati animali dovrebbe relegarli a cena tra le 20 e le 22:30, con la possibilità di consumarli fino a tre volte a settimana a pranzo al posto del primo piatto.Fonte: https://www.healthintegratori.com/
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