Storie di piastrinopenia
Autore: Mauro Todisco
LA MELATONINA NELLA CURA DEL MORBO DI WERLHOF
Dall’introduzione del Prof. Luigi Di Bella a “Non morirai di questo male”: “Quasi tutti hanno deriso le proposte da tempo avanzate, prima ancora tuttavia di degnarsi di sapere di cosa si trattava, dispregiando aprioristicamente le persone e le fonti, salvo a confondere melanina con melatonina, a ridurre la funzione della melatonina a regolatore del ritmo circadiano, ad identificare l’azione dell’ACTH con quella dei cortisonici in genere, a restringere l’azione della Somatostatina alla sola inibizione dell’increzione del GH. …”
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Certo è una storia apprezzabile quella di chi, riconoscendo che segue una rotta sbagliata, la corregge.
Ma quando qualcuno, che ha validi motivi per ritenere giusta la sua rotta, continua a seguirla nonostante i contrasti e perfino la derisione, certo… è tutta un’altra storia.
Questo libro è dedicato alla memoria del Professor Luigi Di Bella, e alla rotta che ha seguito per tutta la vita.
1969 , Alghero, Congresso della Società Italiana di Biologia Sperimentale. Il Professor Luigi Di Bella, docente di Fisiologia all’Università di Modena, comunica i risultati di una sua scoperta: nei ratti, la stimolazione elettrica delle Habenulae, due formazioni del cervello in stretta relazione anatomica e funzionale con la ghiandola pineale, determina un aumento del numero di piastrine nel sangue. Di lì a poco il Professore dimostrerà che quell’aumento è dovuto, almeno in parte, alla liberazione di un prodotto della ghiandola pineale: la melatonina. Dopo averne verificato su sé stesso l’innocuità , sarà il primo medico al mondo a utilizzare questa sostanza a fini terapeutici. Le storie di piastrinopenia raccolte in questo libro non avrebbero mai potuto esserci, senza la storia che è stata appena raccontata.